Trarcciato Gps
Dettagli tecnici & info
Data | 09/09/2023 |
Chilometri | 19,8 |
Chilometri effettivi | 22,34 |
Alloggio | Ostello “La Plaza” (Privato) |
Spesa Alloggio | 15 euro in camera mista da 8 |
Diario di viaggio
Il risveglio risulta alquanto bagnato…piove veramente molto forte a Salas e decido quindi di prepararmi con estrema lentezza sperando che smetta presto o che quantomeno diminuisca di intensità.
Il test mattutino dello stato delle gambe non è che mi soddisfi molto…mentre vago per il paese alla ricerca di un caffè sento dolori ovunque ma almeno nel frattempo il tempo si aggiusta un po’ ed esce fuori anche un timido sole che mi invoglia a partire.
La prima parte del percorso è tanto bella quanto devastante, in pochi chilometri si sale molto e gran parte del sentiero è di pietre scomposte rese viscide dalla pioggia caduta tutta la notte. C’è anche un bel po’ di fango, ma fortunatamente c’è sempre la possibilità di evitarlo.
A circa metà tratta arrivo al paese di La Espina…sono assetatissimo, ma i primi due bar che incontro sono chiusi e diciamo che il “cerrado” comincia a diventare un termine piuttosto ricorrente…una specie di tormentone a dirla tutta…
Mentre procedo a spron battuto approfittando del percorso in lieve salita mi imbatto in Julia ed Irina, due ragazze tedesche di origini russe. Le trovo stanchissime in sosta presso una fonte naturale intente a prosciugarla. Non hanno un inglese fluentissimo, soprattutto Irina, ma ci capiamo. Sono cugine e hanno deciso di partire insieme per condividere questa esperienza, è bello vedere quanto il loro rapporto sia così speciale da portarle ad affrontare una simile impresa.
Forse per la quasi assenza di discese le cose vanno molto meglio e quindi per alzare un po’ il livello arriva una bomba d’acqua che mi travolge ad un paio di chilometri da Tineo. Il poncho fa il suo lavoro, mi tiene all’asciutto dalla pioggia, ma lì sotto si suda come dei maiali ed il risultato finale è che comunque sono fradicio 🙁
L’ultimo tratto è una discesa veramente tosta e arrivo sfinito alla piazza centrale del paese dove trovo posto nell’Ostello “La Plaza”. Anche qui ci sono due rampe di scale da fare per arrivare alla camerata ma comunque è un buon ostello.
Oggi ho optato per una cena solitaria, avevo bisogno di scrivere un po’ e degustare una tabla de quesos e jamon accompagnati da un calice di Rioja. La signora del ristorante è stata carinissima e a fine cena mi ha regalato un sacchetto che conteneva una freccia gialla di lana fatta a mano, un pacchetto di fazzoletti e una merendina…queste sono quel genere di cose che ti mettono in pace con l’universo…
Le serata si conclude in Ostello con Thomas, Julia ed Irina che erano nella mia camerata, abbiamo chiacchierato a lungo su un gelido terrazzo scaldati dalla voglia di conoscersi meglio e da una birrozza del distributore dell’Ostello.
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