Cammino Primitivo Day 4: Tineo-Pola de Allande

Tracciato Gps

Dettagli tecnici & info

Data10/09/2023
Chilometri27
Chilometri effettivi29,48
AlloggioDonativo Polagrino (Donativo)
Spesa Alloggio10 euro in camera mista da 5

Diario di viaggio

La partenza di oggi ha del magico, Tineo è completamente immersa nella nebbia e questo fa presagire un inizio di giornata grigio. Ed invece, poco dopo essermi lasciato alle spalle il paese, la nebbia si dirada rapidamente e guardandomi alle spalle vedo un immenso lago di nebbia dal quale fa capolino la parte più alta della città. Il sole illumina la nebbia dall’alto e crea uno scenario veramente fiabesco.

Mi fermo per ammirare tutto ciò e per scattare qualche foto e noto che c’è anche un altro pellegrino. Lo avevo incrociato anche nei giorni precedenti ma non avevo mai avuto modo di conoscerlo. Così ne approfitto per scambiarci due chiacchiere: “Non pensi che sia veramente uno scenario fiabesco?” gli dico. E lui mi risponde: “Io preferivo senza nebbia, si sarebbe vista tutta la vallata”. Ahahahah…ci rimango di sasso, ma poi continuiamo a parlare: questo è Jorge, di Bilbao, il più accanito bevitore di Estrella Galicia che abbia mai incontrato 🙂

Il resto della giornata lo passo in maniera piuttosto solitaria, ho bisogno di pensare ed evito un po’ le persone, giusto qualche sporadico incontro. Oltretutto il ginocchio mi da veramente fastidio e mi mette di malumore.

Il percorso è difficile, le discese sono ripidissime e spesso neanche riesco a godere del panorama che mi circonda perchè sono troppo concentrato su dove e come mettere i piedi.

In un tratto abbastanza agevole posso finalmente guardami intorno serenamente e scorgo Ruben che arriva da una via laterale…”Ma da dove arrivi?” gli chiedo. Mi guarda con un’espressione fra lo spaesato e il rassegnato e mi risponde secco: “Mi sono perso”. Ahahahah. Così ci facciamo un paio di chilometri insieme alla ricerca dell’Albergue dove lo aspettano.

La strada verso Pola de Allande è ancora molto lunga e gli ultimi 3 km di discesa ripida mi sfiniscono.

Appena entrato in paese inizia a diluviare ma riesco ad evitare di indossare il poncho riparandomi qua e la dove possibile. L’ostello, gestito da un tipo olandese, è veramente figo, tutto in legno con camere molto spaziose. Nella mia stanza c’è una signora tedesca sulla sessantina che mi chiede se può aggregarsi a me per la cena, anche a lei non va il pasto vegetariano dell’ostello.

Cafè Bar Centro: pochi tavoli, vecchi che giocano a carte, la televisione che nessuno guarda che fa da sottofondo, una bambina che aiuta portando i calici di vino al tavolo, ci sono solo spagnoli e l’atmosfera è molto serena e calda. Ed è in questo contesto da film che ceniamo e ci conosciamo: sogna il Nepal, è al secondo cammino e finora il suo viaggio preferito è stato in Thailandia. Ha un figlio di 24 anni che studia psicologia a Berlino. Una persona curiosa con la quale è stato un piacere spendere del tempo.

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